Avvolto dall'abbraccio protettivo delle alte colline, che per secoli ne hanno custodito l'esistenza, il borgo fortificato di Viepri sembra ancora oggi celarsi agli sguardi, un segreto sussurrato dal vento tra le valli.
Nato dopo il 1380 dalle ceneri del castello di Monte Schignano, il suo dominio fu la scintilla di una contesa feroce tra le potenti Todi e Foligno. Pur di non piegarsi al volere tuderte, nel 1392 scelse di sottomettersi al signore di Foligno, Ugolino Trinci, un breve respiro di autonomia prima che Viepri cadesse definitivamente nelle mani di Todi. Quasi a sigillare la sua conquista, l'aquila tuderte fu scolpita sulla pietra di una delle due porte d'accesso, un simbolo di potere che ancora oggi si può scorgere.
Quelle porte antiche resistono al tempo, custodi silenziose di un passato di battaglie e alleanze, mentre delle mura medievali solo un frammento del perimetro originario serba memoria.
Nel cuore raccolto del borgo, la chiesa di San Giovanni custodisce un tesoro di fede popolare, un affresco datato 1577. In alto, la Madonna col Bambino tra gli angeli veglia, mentre sotto si consuma la Decollazione di San Giovanni Battista, un racconto sacro reso con semplicità ma con un'intensità che tocca l'anima. E sulla sinistra, San Rocco, protettore dai mali, completa la sacra triade.
Viepri: un luogo dove la storia si annida tra le pietre e gli affreschi, un borgo che sembra ancora voler nascondere la sua antica anima tra le colline umbre.
Nei pressi del borgo si erge ancora ben conservato su di un alto colle, il Castello delle Rocchette, citato per la prima volta in un documento del 1295 come appartenente agli eredi di Zurcio Gottofredi. Nel 1339 fu restaurato da Antonio di Mariano dei nobili di Castelvecchio. In altri documenti del 1400 viene menzionato come Rocca d’Angiolo di Mattiolo. All’interno del castello la chiesa di Santa Maria della Concezione conserva un interessante ciclo di affreschi del XVI secolo, tra i quali uno raffigurante la Madonna del Soccorso,si tratta di un’iconografia molto originale che rappresnta La Vergine mentre protegge il Bambino dal demonio con un bastone. Il borgo è oggi privato.